di Gianvittorio Randaccio
Prima della terza partita di campionato ho detto ai miei ragazzi che, proprio come domenica scorsa, è dalla panchina che arrivano i maggiori pericoli da parte dei nostri avversari Fitronc United. È lì infatti che sta buono buono, in attesa di entrare, il signor Bonaventura, da quest’anno diventato centrocampista della Fiorentina, uno che con i suoi distici ottonari riesce a volgere al meglio anche le situazioni più intricate, risultando sempre vincitore. Aggredito da un toro, o investito dalla lava di un vulcano, o ancora in mezzo a una tempesta, il signor Bonaventura non si scompone mai e, in rima baciata, finisce sempre per intascare il suo milioncino di lire: se fosse stato un buon risparmiatore avrebbe potuto comprarsi una squadra di calcio vera e chissà che campioni avrebbe ingaggiato. Ragazzi, ho detto, anche se andiamo in vantaggio, non vi rilassate, il signor Bonaventura in una o due vignette vi fa secchi, e addio premio partita.

La mia squadra, alla fine, mi ha ascoltato e anche questa domenica La Disparition può festeggiare un rotondo 3-0 grazie soprattutto alla tripletta di Mkhitaryan, il mio talismano scioglilingua. Negli spogliatoi, dopo un sobrio festeggiamento, per burlarci un po’ del signor Bonaventura, abbiamo composto questa breve filastrocca, recitata poi in sala stampa.
Qui comincia la sventura
del viola Bonaventura
che un’estiva mattina
finì alla Fiorentina.
Valente centrocampista
con un tocco da artista
molto spesso gioca bene
altre volte si astiene.
Sfidando la Disparition
ci mise poca attenzion
e una valente tripletta
lo stroncò in tutta fretta.
Il triste Bonaventura
pensa ora con paura
che il milione di lire
va a farsi benedire.
La Disparition – Fitronc United 3-0 (81-63)
La Disparition
Consigli, Lykogiannis, Smalling, Dimarco, Mkhitaryan, Lukic, Malinovskiy, Sottil, Lozano, Caputo, Barrow
Fitronc United
Sepe, Koulibaly, Danilo, Hateboer, Kessie, Locatelli, Schouten, Verre, Karamoh, Sanchez, Bonazzoli (Bonaventura in panchina)