di Gianvittorio Randaccio
Grande sorpresa alla Fifa Arena, per la quindicesima giornata del fantacalcio senza la “e”: tutti i 19.833 spettatori sono rimasti, infatti, letteralmente (e letterariamente) a bocca aperta quando hanno visto sbucare dal tunnel degli spogliatoi Ivan Il’ič, che i più attenti tra i lettori sapevano morto nel suo letto, all’incirca nel 1886, secondo quanto raccontato nel romanzo di Lev Tolstoj.

E invece no, è sembrato dire ai suoi avversari l’Ivan Il’ič del Verona, io sono qui giovane e aitante, arrivo in prestito dal Manchester City, gioco a centrocampo nella Disparition e oggi sostituisco l’acciaccato Mkhitaryan: l’infortunio di cui parla Tolstoj, quando sono caduto da una scala battendo il fianco per sistemare un panneggio nella mia casa di Pietroburgo, è ormai acqua passata, così come tutto il dolore e i brutti pensieri che avevo in quel periodo: adesso vi faccio vedere io cosa so fare, cari miei.
E deve essere stato questo effetto sorpresa a lasciare interdetti i giocatori del Rivo Nkoulou, che a veder correre per il campo un morto, seppur così fresco e arrembante, devono essere andati in confusione, come uno che ha delle allucinazioni e ha bisogno di un po’ di calma per vederci chiaro.
La Disparition, così, per una volta, ha avuto vita abbastanza facile, dopo cinque sconfitte consecutive: il tridente d’attacco Lozano, Caputo, Zapata è andato in gol, e tutta la squadra ha dato il meglio di sé. L’unico che ha avuto un po’ di difficoltà è stato Dimarco, che prima si è addormentato in difesa, e poi ha segnato, per farsi perdonare: chissà, forse anche lui si è trovato un po’ disorientato ad avere come compagno di squadra un morto così vivo…
Rivo Nkoulou – La Disparition 1-3 (71,5-83,5)
Rivo Nkoulou
Pau Lopez, Biraghi, Palomino (Zappa), Kjaer, Radu, Amrabat, Politano, Zaccagni, De Paul, Simeone, Lapadula
La Disparition
Consigli, Singo, Smalling, Dimarco, Lazzari, Mkhitarian (Ilic), Strootman, Sottil, Lozano, Caputo, Zapata