di Emiliano “el Buitre” Fabbri
Si può piangere per aver raggiunto la salvezza? Il dubbio dovrebbero averlo coloro che vogliono cambiare le regole, perché per chi ama il calcio la risposta è ovvia: sì! E allora capita anche di piangere due volte. Nello stesso luogo. Alla stessa ora. Praticamente nello stesso giorno. Per due salvezze. A sei anni di distanza.
Sono due calde domeniche di aprile, per motivi diversi come dirigente non sono riuscito a seguire la mia squadra in trasferta per la partita decisiva. La prima volta nel 2015 perché era da poco nata mia figlia, la seconda quest’anno per questo stramaledetto Covid. Non è facile stare lontano dalla propria squadra in certi momenti, e allora usi tutti i mezzi per rimanere attaccato al sogno, ma allo stesso tempo cerchi di esorcizzarlo. Me ne sono accorto subito che stavo vivendo un déjà-vu. Quasi inconsciamente mi sono ritrovato nel giardino di casa, cercando di non seguire la partita, ma sbirciando il risultato saltuariamente, nella vana speranza che i novanta minuti passino nella maniera più veloce possibile. Ma devi tenere d’occhio anche i risultati di altre squadre, qualora la tua non si comporti come dovrebbe. E allora cerchi di mantenerti occupato per evitare di fare calcoli assurdi e abbinamenti strambi di risultati che riescano a portare la tua squadra fuori dalla zona playout. Tua moglie e tua figlia sono in casa, ma tu cerchi di estraniarti, per rimanere concentrato su una partita a cui non puoi assistere. Ma che devi seguire. Col cuore. Il quarto d’ora d’intervallo è come un palliativo a una sofferenza che solo lo sport può regalare. Quando riparte il secondo tempo non vedi l’ora che termini una partita che sembra infinita. Tua moglie e tua figlia ti guardano. Sanno quanta passione hai per il calcio. Allora tua moglie cerca di spiegare a tua figlia come faccia suo papà quasi cinquantenne ad avere comportamenti così strambi, a parlare da solo e biascicare parole strane mentre cammina avanti e indietro. Aumentano i battiti cardiaci, senti intorno a te i rumori ovattati. Immagini solo quel triplice fischio lontano chilometri. Manca poco alla fine della partita. Ci stiamo salvando. Quasi non ci credi. Vorresti essere lì. Sul campo. Con la squadra. È proprio in quel momento che ti squilla il telefono. È il tuo amico che ti chiama dalla panchina del “Silvio Piola” e ti dice solamente: «Emi, se qui con noi». E in quel momento senti in diretta il triplice fischio. Quello che regala la salvezza al Piacenza dopo una stagione terrificante. Allora come in un déjà-vu, corri in garage, e come sei anni fa piangi per aver raggiunto la salvezza. Piangi di gioia. Nello stesso luogo. Alla stessa ora. Con la stessa passione. E poi dicono che è solo un gioco…
26 aprile 2015 h. 15:00 Stadio Comunale di Rezzato (BS) Eccellenza girone C Rezzato-FANFULLA 0-0
25 aprile 2021 h. 15:00 Stadio “Silvio Piola” di Vercelli Serie C girone A Pro Vercelli-PIACENZA 0-2
p.s. L’anno dopo quella salvezza il Fanfulla ha vinto il campionato…